Tecnico e artista equestre. Mi dedico da anni alla preparazione di performance equestri da mettere in scena durante eventi, fiere, rievocazioni storiche, spot, video e set fotografici. al contempo offro le mie capacità tecniche per la preparazione di cavalli a questo tipo di attività e alle persone che vogliano imparare l’equitazione artistica. (per info WA: 05411742148)
Le performance che propongo spaziano dall’Asia della “Madame Butterfly” all’antica Grecia del “Minotauro”, passando per il Barocco, il Far West, il Medioevo, fino all’omaggio a Federico Fellini e alle terre di Romagna di “Amarcord” e alle mie origini di “Anima Russa”. In scena, oltre ai cavalli, vi sono danzatrici e acrobati, giocoleria con il fuoco, musicisti e attori. http://www.silviaresta.it/www.silviaresta.it/www.spettacoliequestri.com.html
Preparazione e stage hanno luogo nella sede del Teatro Equestre Le Zebre, a Gatteo (FC). Presso il nostro centro è possibile aderire a “team building equestri” e corsi per scoprire l’Equitazione Classica in maniera originale e divertente, soggiornare ospiti delle nostre stanze e portarvi i propri cavalli. E’ possibile anche aderire a corsi di Danza Aerea, giocoleria, falconeria e altre discipline legate al teatro equestre.
Il lavoro dell’artista equestre è affascinante e nello stesso tempo particolarmente difficile, per la fantasia coreografica che esige, per il rigore tecnico che pretende, ma anche per le grandi soddisfazioni che offre nel momento in cui attimi magici e irripetibili vengono offerti al pubblico, che di quello spettacolo porterà un’indelebile memoria.
Il mio rapporto con i cavalli credo che sia legato al mio bisogno di espressione e al contempo di libertà.
Il cavallo è bellezza e forza, elementi che possono sprigionare grande espressività. Come la danza o la recitazione.
Andare a cavallo (e il rapporto con i cavalli) è un grande esercizio di introspezione, ma grazie allo spettacolo questi sentimenti possono poi rivolgersi all’esterno, verso gli altri, nella speranza che delle emozioni giungano e facciano vibrare gli animi.
Andare a cavallo è poesia.
E’ anche libertà. Come disse uno scrittore: “montando a cavallo prendiamo in prestito la libertà”. L’illusione, quanto meno, di essere liberi.
Credo derivi dal fatto che è sempre e comunque una gioia montare a cavallo e stare vicino ai cavalli: intima gioia che sentiamo solo nostra e che nessuno ci potrà togliere.
Quello per i nostri cavalli è un amore infinito ed inesauribile e in un mondo ormai “precario” diventa un bene preziosissimo. E’ indispensabile, oggigiorno, per dare un senso pieno a questo sentire, la conoscenza e il rispetto di questi animali. Per arrivare a ciò bisogna rivoluzionare l’idea di Equitazione: il cavallo non deve essere “oggetto” dei nostri corsi ma “soggetto”.
Solo percorrendo la strada della ricerca del benessere psico-fisico del cavallo e della sua comprensione potremmo portare in scena l’anima reale e pura del centauro: l’incontro tra Cavallo e Uomo.”